Il settore e-commerce europeo dovrebbe registrare una crescita del 7% nel 2025, consolidando la sua posizione di motore essenziale per l'economia digitale del continente. Secondo il Rapporto europeo sull'e-commerce 2025, il fatturato del commercio online ha raggiunto gli 819 miliardi di euro nel 2024, segnando un incremento rispetto agli 765 miliardi dell'anno precedente. Questa espansione, pur significativa a livello continentale, nasconde notevoli disparità tra i mercati regionali, segnala un cambiamento nel comportamento dei consumatori e presenta sfide competitive per i commercianti digitali.
Panoramica di mercato e divergenza regionale
Il panorama e-commerce europeo è caratterizzato da evidenti dinamiche regionali. Nel 2024, l'Europa orientale ha registrato la crescita più rapida del fatturato B2C, con un +18%, trainata dalla liberalizzazione del mercato, dagli upgrade dell'infrastruttura digitale e dalla crescente adozione da parte dei consumatori. L'Europa centrale e meridionale hanno seguito con una crescita rispettivamente dell'8% e del 9%, dimostrando la continua ascesa di mercati ancora poco saturi. Al contrario, l'Europa occidentale, sebbene sia la regione più grande in termini di valore, ha registrato una crescita solo del 5%, chiaro segno di saturazione e maturità del mercato. L'Europa del Nord ha invece mantenuto la media europea del 7%. Un'analisi più approfondita di queste variazioni regionali e del loro impatto è disponibile nel nostro articolo su Europa conta 2,4 miliardi di elenchi prodotti ma solo ~300 milioni di prodotti unici — la prospettiva di NotPIM.
Si è verificato anche un drammatico cambio di leadership di mercato: per la prima volta, la Francia ha superato il Regno Unito per diventare il più grande mercato nazionale e-commerce europeo, con un fatturato di 175,3 miliardi di euro. Le metodologie corrette hanno svolto un ruolo, poiché il Regno Unito ora viene misurato solo sulle vendite di beni, scendendo a 127 miliardi di euro. La Spagna, con 95,2 miliardi di euro, ha superato la Germania, con 94 miliardi di euro, riflesso di percorsi diversi anche tra le maggiori economie del continente. Altre storie importanti includono la ripresa del 92% dell'Ucraina e la crescita dell'117% della Bosnia ed Erzegovina, parzialmente spiegata da cambiamenti metodologici e da un rinnovato coinvolgimento dei consumatori.
Questa frammentazione geografica evidenzia sia le opportunità di crescita nei mercati emergenti sia le tendenze di stabilizzazione delle regioni mature. Per le infrastrutture e-commerce e le strategie di contenuti digitali, queste differenze richiedono adattamenti regionali, sia nell'assortimento di prodotti che nelle operazioni digitali.
Inflazione, crescita reale e fiducia dei consumatori
La crescita del settore e-commerce si basa ora su fondamenta più sostenibili dopo la volatilità degli ultimi anni. Mentre nel 2023 l'inflazione europea ha raggiunto il picco al 6,1%, il 2024 ha visto una diminuzione significativa al 2,6%, consentendo una crescita reale del 4,2% nel commercio al dettaglio online. Tuttavia, la crescita corretta per l'inflazione è variata: i mercati maturi dell'Europa occidentale hanno registrato una crescita reale del 3%, mentre i paesi dell'Europa orientale in forte sviluppo hanno raggiunto il 10%. Questi dati riflettono non solo il diverso potere d'acquisto dei consumatori, ma anche la capacità dei commercianti digitali di rispondere all'incertezza economica, spesso sfruttando la dinamica dei prezzi, cataloghi diversificati e posizionamenti strategici dei prodotti. Per saperne di più sulla gestione dei dati dei prodotti per condizioni di mercato fluttuanti, consulta Come creare descrizioni di prodotto che guidano le vendite senza spendere una fortuna.
Accesso digitale e saturazione degli e-acquirenti
L'Europa ha raggiunto una penetrazione quasi universale di internet, con tassi che sono passati dal 93% nel 2024 a un 94% previsto per il 2025. La diffusione non è uniforme: mentre Europa del Nord e dell'Ovest sono praticamente completamente connesse, l'Europa orientale si attesta all'85%. L'impegno degli e-acquirenti continua ad aumentare; il 73% degli europei dai 16 ai 74 anni acquista ora online, rispetto al 71% dell'anno precedente. Lo spettro rimane ampio, dalla penetrazione del 27% della Moldavia al 95% dell'Irlanda, fornendo una roadmap per dove è più probabile la futura crescita dell'adozione dell'e-commerce. Per dettagli su come gestire diversi livelli di maturità dell'infrastruttura e-commerce, consulta il nostro articolo sul blog su Product Feed: Guida completa per i fornitori.
Per i rivenditori e le aziende SaaS, questa saturazione modifica la strategia per il lancio dell'assortimento e l'onboarding digitale: i mercati maturi richiedono profondità di prodotto, aggiornamenti dei contenuti in tempo reale e personalizzazione migliorata, mentre i mercati emergenti sono terreno fertile per lanci di cataloghi ampi e soluzioni leggere e mobile-first.
Impatto sui feed dei prodotti e sull'infrastruttura del catalogo
[…] (resto dell'articolo)
Prospettiva di NotPIM: Le dinamiche in evoluzione del mercato e-commerce europeo, in particolare le variazioni regionali nella crescita e nel comportamento dei consumatori, evidenziano la necessità fondamentale di soluzioni di gestione del catalogo adattabili. La gestione di feed di prodotti diversi, la conformità alle normative locali e la garanzia di aggiornamenti tempestivi dei prodotti diventano essenziali per il successo competitivo. Le soluzioni NotPIM affrontano queste sfide offrendo la gestione automatizzata dei feed e la localizzazione, consentendo ai commercianti di scalare senza problemi in diversi mercati e soddisfare le esigenze dei consumatori in continua evoluzione.